Dodici carte perdute, di Adriano Bon,
e Gli spiriti signori, di Hans Tuzzi,
sono due libri autonomi ma
indissolubilmente legati.
I due autori sono in realtà la stessa persona e
il testo del primo è contenuto nel secondo.
Il punto di partenza è Dodici carte perdute,
un racconto brevissimo, soltanto settanta parole che L’autore ha gentilmente riservato al Buon Tempo.
Composto con un carattere in legno alternando dimensioni diverse, su pagine di formato ampio e stampato a più colori questo testo si distende su nove pagine.
Gli spiriti signori invece è un racconto più corposo, suddiviso in due parti di circa duemila parole ciascuna. È preceduto, a esergo, dal testo di Dodici carte perdute, questa volta composto in corsivo nel corpo 10.
L’impaginazione del libro riprende modelli classici. Nei margini trovano posto alcune piccole illustrazioni incise su linoleum e stampate in rosso mattone.
Adriano Bon, Dodici carte perdute, 2011. Un breve racconto, composto a mano con caratteri tipografici in legno. Sedici pagine, stampa a torchio in più colori su carta Sicars Edizione. Quaranta esemplari numerati e firmati dall’autore. Cm 35×25
Hans Tuzzi, Gli spiriti signori, illustrazioni di Lucio Passerini, 2015.
Un racconto, composto a nel carattere Monotype Dante corpo 12, fuso a Milano da Rodolfo Campi. Ventiquattro pagine, due segnature cucite, con sovraccoperta. Stampa a torchio su carta Magnani di Pescia. Ottanta esemplari numerati e firmati dall’autore. Cm 27×19